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La prima -ante litteram- graphic novel italiana di attualità. Ritorna disponibile, a 32 anni dall'unica ristampa, un'opera che segna una tappa fondamentale nell'impiego del fumetto come strumento di informazione. 1969. La strage di piazza Fontana dà il via in Italia a un palpabile clima di paura e di incertezza. Gli attentati si moltiplicano; la ricerca dei responsabili -ancora impuniti dopo quarant'anni- si muove soprattutto in direzione della "pista anarchica". Solo nel 1975 comincia a diffondersi con grandi difficoltà l'ipotesi che sia stata messa in atto la cosiddetta "strategia della tensione", un cinico e sperimentato meccanismo che, diffondendo il terrore, garantisce il mantenimento dello status quo. Raccontato "in presa diretta" con grande efficacia da tre autori capaci di avvincere e coinvolgere i lettori e distribuito in 600.000 copie, Un fascio di bombe mantiene viva la sua attualità, evidenziando come la paura sia un'arma sempre pronta ad essere impiegata da ogni forma di potere.