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"La parola 'Amore' in questo scritto emerge da più parti, amore vero che vuol dire donare incondizionatamente. Erika ha cercato avidamente la sua mamma biologica, non l'ha mai trovata perché la mamma non ha mai voluto essere trovata. Erika ha speso la maggior parte della vita per mettere pace dentro al suo cuore, alla ricerca di un amore impossibile. Il suo vero amore invece l'ha avuto da mamma Emilia e da papà Vittorio. Dopo anni si sono inseriti, portando un grande amore, il marito Mario, i figli Barbara ed Enrico (...). Il sangue di Erika pulsava alla ricerca di un altro amore, mai corrisposto. Lei sperava di conoscere l'amore della madre che mai invece è germogliato (...). Tutto questo è stato per Erika un fardello molto pesante da sopportare. Dopo un lungo peregrinare Erika con l'aiuto di tanti veri amici è risorta a nuova vita, cercando di dimenticare le innumerevoli sofferenze del passato trascorso alla ricerca di ciò che lei credeva possibile e che non è mai diventato tale". Dalla presentazione del Dott. Ing. Armenio Vettore, Presidente AIL. L'autrice devolverà interamente il proprio guadagno, proveniente dalle vendite dell'opera, all'AIL.