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La regione dell'odierna Bulgaria era ben nota agli antichi, che la associavano al mito di Orfeo; storicamente corrispondeva ai regni della Tracia e della Mesia; poi fu contesa, per secoli, tra l'egemonia dell'Oriente bizantino e i due imperi bulgari. Dopo l'espansione ottomana, divenne un crocevia di culture tra il cristianesimo e l'Islam. Nella seconda metà dell'Ottocento, la Bulgaria, coinvolta nelle crisi balcaniche che per decenni funestarono la regione, scatenando infine la prima guerra mondiale, si sarebbe mantenuta indipendente, tanto che il suo sovrano, Boris III, riuscì a opporsi alle violenze naziste che devastarono tutta l'Europa centro-orientale. Poi al termine della seconda guerra mondiale, la Repubblica Popolare di Bulgaria, inserita nel blocco sovietico, dovette subire durissime epurazioni a un rigoroso allineamento. Più recentemente, nel ventennio seguito alla svolta del 1990, la Bulgaria è stata protagonista di una straordinaria transizione pacifica verso la democrazia, che l'ha vista entrare nell'Unione Europea il 1° gennaio 2007. Questo saggio ripercorre con lucida penetrazione i momenti decisivi di tale percorso e offre numerosi spunti per capire meglio le vicende di un paese che, alla luce dei più recenti sviluppi geopolitici, ha assunto un'importanza strategica nei rapporti dell'Unione Europea con i suoi vicini orientali.