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Incuriosito dalle possibilità di una scrittura sintetica, che all'immediatezza dell'evento facesse seguire l'immediatezza della registrazione, il principe Leone Caetani si diplomò in stenografia a diciassette anni e decise di tenere un diario stenografico: impegno che mantenne con costanza ammirevole. Confidava ai suoi diari solidamente rilegati e che portava sempre con sé ogni particolare sui suoi viaggi, sui suoi incontri, sulle sue scoperte. Dalla decrittazione delle pagine diaristiche che qui presentiamo vengono alla luce anche speranze e amarezze di un giovane intellettuale che alla grande ricchezza economica univa una straordinaria ricchezza intellettuale, una insaziabile curiosità, una profonda conoscenza storica e culturale dei paesi che visitava. L'avventura che qui presentiamo riguarda anzitutto l'Egitto, compreso il Sinai e altre zone che mezzo secolo più tardi saranno teatro di confronto tra culture che il giovane Caetani già investiga con mano sicura, e il viaggio di ritorno attraverso Costantinopoli e i Balcani. Seguono le pagine sulla Roma umbertina e nelle capitali europee di fine '800.