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La vasta opera di Antoine de Saint-Exupéry comprende due aspetti nettamente distinti eppure inscindibili: quello riservato all'azione, all'avventura, fino all'eroismo (come dimostrò con le trasvolate atlantiche, con i sorvoli delle Ande, con le azioni di guerra) e quello volto invece all'approfondimento intimistico. Il primo aspetto ha in Pilota di guerra e in Lettera a un ostaggio i migliori esempi; il secondo nel notissimo Piccolo principe e nel postumo Citadelle i punti più alti. Quasi un dittico, al quale fanno da salda cerniera (poco forse nota) gli scritti giornalistici e i Taccuini; i primi raccolti solo in parte e per i grandi reportage (la Russia e la Guerra di Spagna), i secondi decifrati grazie alla dedizione di una straordinaria amica e biografa che lungo due anni ne ha trascritto il testo tormentato. La vita di Saint-Exupéry scorre in queste pagine (ritradotte o in qualche parte tradotte per la prima volta) in un turbine di viaggi, incontri, raid aerei, incidenti di volo, fino alla misteriosa ultima missione. Gli appunti dei Taccuini svelano l'evoluzione di un pensiero aspro e talvolta polemico ma ricco e pronto a offrirci spunti e squarci di consolazione poetica.