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Due clamorosi processi, uno dei quali per spionaggio, l'ombra del maccartismo, intrighi finanziari legati alla caduta del Kuomintang di Chiang Kai-shek e di importanti interessi americani in Cina, hanno segnato la vita di Philip Jaffe e la storia del Partito Comunista negli Stati Uniti. Tra gli episodi di questa complessa vicenda uno dei più significativi è quello documentato dalla fotografia che illustra la nostra copertina: l'incontro tra una delegazione statunitense e Mao Tse-tung nello Yan'an nel 1937. Perché di "quale" comunismo dovesse trattarsi fu uno dei problemi più dibattuti dagli intellettuali americani affascinati dal marxismo. La linea staliniana si contrapponeva a quella cinese, che appariva più legata a valori autenticamente popolari e più aperta al confronto con l'Occidente. La rivista Amerasia fu, di questa illusione, il testimone migliore. Animata da Philip Jaffe e finanziata dal "millionaire communist" F. Vanderbilt Field, ebbe una vita tormentata, sotto gli occhi vigili dell'OSS e dell'FBI di Edgar Hoover come gli archivi parzialmente aperti oggi ci mostrano. Questo volume racconta una pagina importante ma poco nota di storia americana.