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Presunti portatori di uguaglianza, i francesi depredarono i contadini veneti e inasprirono le tasse, imposero dazi interni e instituirono la leva obbligatoria. In tutta la regione scoppiarono tumulti e numerosi giovani imbracciarono le armi. Con la "tassa sul macinato", piccoli eserciti di contadini diedero vita a scontri caotici e violenti. La repressione francese ebbe la meglio. Gli insorti, a centinaia, caddero ghigliottinati o fucilati. Si trattò di un autentico massacro. Basato su documenti storici, il libro racconta in "presa diretta" quei giorni eroici che sconvolsero il Veneto napoleonico, quando degli uomini e delle donne seppero ribellarsi a un esercito organizzato e compirono la loro disperata rivoluzione. Narra delle condizioni di vita in cui erano costretti a vivere, dei convulsi capovolgimenti politici e dell'avvicendarsi degli eserciti sul territorio veneto, nonché della cruenta guerra civile tra i fedeli al Leone di San Marco e i sostenitori delle nuove idee giacobine. In questa tragica epopea un amore tormentato anela a sbocciare, brama la libertà del popolo e l'emancipazione dalla fame.