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Un astro della storia che dà luce e splendore anche alla terra flegrea, alla terra del mito, arricchita e abbellita come nel grido di Augusto a vantarsi di un impero e, quindi, dell'Urbe "lasciata di marmo dopo averla ricevuta di mattoni". E di marmo sarà l'età augustea che diffonderà e griderà al mondo: "Romani, padroni dell'universo e stirpe dogata". Continua, così, con Augusto, la descrizione che Sirpettino, con una prosa sempre più avvincente, va dedicando agli imperatori romani che nella terra flegrea lasciarono il segno del potere, della forza, dell'odio e delle loro vicende. Un libro come immagine-testamento di un amore che l'autore diffonde verso la sua terra, verso la terra sacra a tutti, ad ogni uomo.