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La Parigi del dopoguerra con i suoi personaggi, i suoi locali, le sue mode raccontata dalla penna virtuosa di un inviato un po' flaneur e un po' speciale. Gian Gaspare Napolitano fu un viaggiatore curioso e un cronista scrupoloso, un vero cittadino del mondo. Fu scrittore, drammaturgo e cineasta. Il suo "Magia verde", un documentario sull'Amazzonia, vinse nel 1953 l'Orso d'Oro al Festival di Berlino. A Parigi soggiornò per un anno tra il '46 e il '47, tornandovi successivamente sempre come corrispondente del Corriere della Sera, a cui spediva regolarmente articoli, elzeviri, interviste e la cronaca della vita letteraria e culturale. Erano gli anni in cui debuttava sulle scene Juliette Greco, Sartre si incontrava con Simone De Beauvoir, Prévert scriveva le sue poesie che diventavano canzoni. Il panorama culturale parigino e l'umore di una città notturna e magica viene fuori dalle interviste fatte a Malraux, a Lévi-Strauss, a Sartre. Ritratti unici, di un palermitano curioso e sospeso tra letteratura e giornalismo. Il libro, arricchito dalle foto di Giacomo Pozzi Bellini, contiene il ritratto-ricordo che gli dedicò l'amico e collega Luigi Barzini jr.