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Negli ultimi anni, anche a seguito della recessione che ha interessato (con poche eccezioni) l'economia mondiale, le relazioni tra crisi economiche e crisi aziendali sono divenute oggetto di particolare attenzione. Studiosi, e professionisti, ma anche governi e legislatori, hanno dovuto constatare l'elevata frequenza con cui si sono manifestate situazioni aziendali di difficoltà economiche o finanziarie, accompagnate da una limitata capacità dei mercati di agevolare il ricambio di imprese in crisi con imprese innovative, e quindi la generazione di nuove opportunità d'impiego e di investimento. Un tale contesto ha favorito l'azione pubblica a sostegno dell'economia, motivando interventi sia di politica economica e monetaria, che normativi e regolamentari. In particolare, il legislatore italiano ha avvertito l'esigenza di tutelare l'attività imprenditoriale e il tessuto economico anche attraverso un ripensamento del diritto fallimentare, al fine di rinforzare e rendere più efficaci gli strumenti e i percorsi per il risanamento delle imprese in crisi.