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Introdotto nella prima metà del Novecento da Martin Heidegger (1889-1976) in rapporto alla questione dell'essere, il concetto di "differenza" gode di ampia cittadinanza nel pensiero filosofico, nella teoria politica e nelle scienze umane. Questo libro - scritto da specialisti - ne discute la genesi e l'evoluzione lungo l'intero cammino di pensiero di Heidegger, rileggendolo alla luce dell'edizione completa dei suoi scritti. Il risultato è la prima ricostruzione esaustiva dei 'sentieri' percorsi, nell'arco di quasi cinquant'anni, dalla speculazione heideggeriana sulla differenza. Coniugando rigore filologico e approfondimento filosofico, il volume invita il lettore ad introdursi, passo dopo passo, nel 'laboratorio concettuale' di Heidegger, per contemplare in uno sguardo d'insieme l'autentico luogo teoretico sul quale il suo pensiero insiste fino all'ultimo.