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I nodi della costruzione europea stanno venendo al pettine. La crisi economica e finanziaria è stata trasferita sui debiti sovrani. La vicenda greca è solo il primo atto di una crisi che presto toccherà altri paesi europei e, fra questi, l'Italia. La scelta della classi dirigenti è chiara: far pagare la crisi ai ceti subalterni. Vogliono usare come ariete per l'attacco finale ai diritti conquistati dai ceti subalterni nel trentennio seguito alla Seconda Guerra Mondiale, come prescrive la "shock economy". L'Unione Europea è del tutto interna a questa logica, e l'adesione all'euro rende più difficile escogitare strategie alternative. Questo saggio analizza la situazione e propone l'uscita dall'euro come unica possibilità concreta per evitare un attacco ai diritti e ai redditi dei ceti subalterni in Italia e in Europa.