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«A volte pensiamo di poter raggiungere toccare afferrare prendere la nostra fetta di felicità. La nostra fetta di "America". Quella che ci spetta, siamo convinti. E soprattutto crediamo di sapere dove cercarla. Il cammino ci è chiaro e l'unica cosa che ci spaventa è abituarci ad aspettare. Non vogliamo aspettare. Non abbiamo tempo. Così, a volte, le briglie della coscienza ci sfuggono di mano, e sfrecciano e bruciano le strade del nostro personale tempo. Ma può capitare che veniamo sconfitti da infiniti incontri, o anche soltanto da qualche sberla feroce mal digerita e dal rumore assordante, insostenibile, della delusione che implode in noi. Ed è così che viviamo il cielo capovolto. L'amnesia del nostro innato saper volare (...) A quel punto, molto spesso, la nostra rinascita e la nostra nuova vita saranno state portate in salvo per mano di un angelo che ha rimesso il nostro cielo a posto». (Paolo West)