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L'ambizione del Pedante è semplice. Vuole cucinare cibi saporiti e nutrienti, evitando di avvelenare gli amici. E ampliare, in modo graduale e piacevole, il suo repertorio culinario. Critico severo di se stesso e degli altri, sa che non inventerà mai nessuna ricetta (anche se in qualche occasione potrebbe, in un accesso di entusiasmo, aumentare le dosi di un ingrediente che gli piace). Perché, a dire il vero, segue pedissequamente le ricette altrui. Quando si interroga su queste ricette e su chi le ha create, ecco farsi strada la vera pedanteria del Pedante. Quanto è grande un "tocchetto", a quanto corrisponde un"'innaffiatina" o un "goccio", a che punto una "spruzzata" diventa una pioggia? E qual è la differenza tra sminuzzare e tritare? Lungo il percorso Barnes si lascia sedurre da Jane Grigson e se la prende con Nigel Slater. È affascinato dalle ricette di Édouard de Pomiane e rassicurato dalle virtù vittoriane di Mrs Beeton. Il "Pedante in Cucina" è il racconto della ricerca della precisione gastronomica o, come ha scritto l'Herald Tribune, "un piccolo capolavoro di arguzia descrittiva" che risolleverà gli animi di tutti quelli che si sono lasciati prendere dallo sconforto davanti a un libro di ricette.