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La morte e gli eventi esistenziali che la seguono, aggiungono un nuovo capitolo al romanzo della nostra vita. Nel testo faremo conoscenza con la 'grande nemica' e, forse, potremo chiamarla, come il Poverello d'Assisi: 'sorella Morte'. "Non desidero, né temo la morte del mio corpo, poiché sono profondamente convinto, non soltanto della sopravvivenza, ma della perennità della vita.Sono convito che il "nucleo spirituale" che è l'essenza di noi stessi è immortale eche le sue manifestazioni si rinnovano con una presa di coscienza sempre più ampia ed una potenza creatrice sempre maggiore". (Roberto Assagioli, 1970)