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Paola Gamberoni propone una storia dolcemente amara, crudamente piacevole, silenziosamente vociante. Ricorro agli ossimori per invitare a leggere un libro che è un romanzo d'amore in sei capitoli in cui il destino segna profondamente la vita di tutti i personaggi (positivi e negativi) che, da protagonisti o comprimari, giocano il proprio mestiere di vivere accettando la propria condizione, ma non passivamente. L'autrice dipinge i suoi personaggi con sicure pennellate, senza distinguere i protagonisti dai comprimari. Ursula, per esempio. Vecchia e quasi cieca, si para per difendere Nena dalle voglie furiose del signorotto: il suo dolce gesto è ricambiato con amare parole e crudi calci e la sua voce che si alza rimproverante si muta in doloroso silenzio. Di lei non si parlerà più, ma non si potrà dimenticarla. E che dire del giovane, anonimo medico di Maria Magdalena? Amaro, crudo, vociante, sdottora sul destino e sull'evoluzione per giustificare il suo gesto, ma assicura Maria Magdalena che il sacrificio delle bambine non sarà vano.