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Un ristoratore che si definisce gastrofilologo e uno scrittore e critico letterario innamorato della cultura agroalimentare ligure danno vita a un libro di ricette decisamente fuori degli schemi consueti: ironico e lieve eppure gastrofilologicamente correttissimo, ove tra ricordi più o meno attendibili e divagazioni più o meno nostalgiche si consiglia come approfittare di una passeggiata fra mare e monti per procurarsi la materia prima da rielaborare in ricette strepitose a costi bassissimi: una reinterpretazione della cucina ligure - la migliore del mondo secondo il giudizio unanime degli autori - caratterizzata dalla povertà delle materie prime (o se si vuole dalla tendenza al risparmio di una popolazione nota per la scarsa disposizione allo spreco) e dalla sontuosità dei risultati gastronomici. Non solo una raccolta di ricette da conservare e consultare con piacere anche per l'eleganza della veste grafica, ma un libro completo: da leggere col sorriso sulle labbra e con utilità.