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Dalla presentazione: Quando mi capitò di leggere da un libretto di Ferdinando Paolieri: "Tutti i calzolai sono filosofi; la vita sedentaria abitua al ragionamento...", il mio pensiero andò all'antico Eroda e alle botteghe di una volta nel mio paese, dove i calzolai conversavano e disquisivano su ogni cosa, pubblica e privata. Lo stesso effetto mi fece il "Socrate e il calzolaio" di Givone, perché anche qui c'era una bottega come luogo di incontri, di commenti di cronaca e di riflessioni sui significati della vita. ... "Addio al calzolaio dei presidenti", che annunciava la morte di Domenico Di Meola, l'italiano che nel 1946 era sbarcato dal transatlantico a Newark, nel New Jersey, con una borsa di attrezzi del mestiere di calzolaio con cui riuscì a fare una scalata sociale straordinaria, divenendo orgogliosamente, per oltre quaranta anni, il calzaturiere della Casa Bianca. Infatti, Di Meola fabbricò scarpe per sei dei presidenti degli Stati Uniti. Le prime furono quelle di Eisenhower e quelle di John Kennedy.