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La vicenda gialla narrata in questo libro si compone di vari personaggi tra cui il principale è il capitano dei carabinieri Ignazio Contavalle che è comandato a dirigere la Stazione Mannino di Collerupo (Siracusa), un paese di poco meno di 15.000 abitanti. Il giorno in cui entra in servizio accade un fatto insolito per il tranquillo paese, due picciotti su una moto tentano di uccidere il geometra Gilberto Colarizzi mentre sta tornando a casa con la sua Honda Civic Tipe R. Il giovane però riesce a salvarsi poiché, avendo immaginato l'eventualità di poter subire un'aggressione, portava con sé una pistola nascosta nel retro della cintura dei pantaloni. Contavalle sospetta che l'attentato abbia qualcosa a che fare con il programma, del boss locale Salvatore Boraluce, di costruirsi una casa (denominata dai paesani Casa gialla) in una zona, di particolare pregio archeologico-naturalistico, destinata a diventare un parco. Il lotto per costruire questa Casa gialla - in siciliano Casa giàrna - Boraluce l'ha ottenuto attraverso la falsificazione di una carta catastale compiuta da Colarizzi. Poiché il geometra non vuole più essere coinvolto in tale affare, la risposta immediata di don Salvatore è l'invio dei due killer.