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Un breve saggio divulgativo, un excursus storico sulle regioni del confine orientale italiano dal 1700 al secondo dopoguerra, in particolare sulle città di Fiume e Trieste, porti di elevata importanza commerciale, che nel 1719 furono proclamati porti-franchi dal governo asburgico. Una panoramica sulla politica dell'impero Austroungarico verso il Litorale Adriatico, ricca di notizie e curiosità tra le quali quella inerente alla Manifattura del Tabacco a Rovigno, fonte di guadagno ed emancipazione per le donne sotto l'impero e nell'esodo. Il capitolo su Fiume è improntato sulla presa della città (1919-1920) da parte di Gabriele d'Annunzio ed i suoi legionari, per reclamarne l'annessione all'Italia, con l'analisi dell'istituzione della Reggenza del Carnaro, gli avvenimenti storico-politici, e soprattutto gli aspetti innovativi, libertari ed artistici. Infine Trieste, città cosmopolita di confine, merita un approfondimento per comprendere la sua storia complessa: dallo scoppio della I guerra mondiale, al Territorio Libero di Trieste mai realizzato; dal periodo 1945-1948, quando ha rappresentato l'Italia nel momento più difficile del '900, all'esodo da Muggia dove, nel 1954 a seguito del Memorandum di Londra, circa metà del territorio comunale venne ceduto alla Jugoslavia.