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"Tra bozze e progetti letterari lasciati inediti da Piazzolla, emerge Mabò lo straniero, un quanto mai attuale, cogente metapoema che, redatto dall'autore agli inizi degli anni Ottanta, implica un discorso sui diritti dei migranti in un'Italia ciurmata da razzisti ignoranti e fomentatori di odio; nonché una critica dell'ipocrisia sociale da cui discendono l'isolamento, la discriminazione, lo sfruttamento patiti da quanti, configurati quali stranieri interni, sono tenuti fuori della comunità..." (Stefano Lanuzza)