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Marilù Musto, giornalista de "Il Mattino", racconta con un romanzo della vita e degli amori di uno studente universitario di nome Bruno Buttone, attualmente collaboratore di giustizia, che ben presto lascerà gli studi per impugnare una pistola e diventare uno dei più sanguinari killer e capocosca del clan Belforte di Marcianise, risultato egemone nella contrapposizione con il clan Piccolo in una guerra di camorra che ha fatto segnare oltre 80 morti ammazzati in 30 anni.