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Tutto ha inizio con una ghianda interrata da Luigi a Ferrara di Monte Baldo agli albori dell'Ottocento. Da qui inizia il racconto di una famiglia che, attraverso vicissitudini, gioie, dolori, conquiste, traccia un percorso dalle linee decise e forti. Un viaggio a ritroso nel tempo alla riscoperta delle proprie radici quello che Rosanna Pancaldi ha deciso di vivere attraverso queste pagine. Scie di memoria condivise con l'amica Giusi Venturini che ne ha compreso profondamente il senso e il valore. A rappresentare la vita di un'intera famiglia è un maestoso albero, la Quercia di Luigi, quella quercia in cui l'autrice identifica idealmente e affettivamente la sua stessa storia. È dai rami della Quercia di Luigi che le generazioni di domani potranno trarre nutrimento per rinvigorire una storia destinata a continuare. Perché non c'è futuro per chi non ha memoria delle proprie radici.