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In bilico tra il saggio con esposizione a grappolo e la commedia in costume interpretata da una compagnia di nudisti, questo libro si propone di indagare, senza troppo indugiarvi, diciassette pratiche sessuali inusitate, ma non necessariamente inutili. Lungi dallo strizzare l'occhio alla ridda dei libertini, così come di sviarlo per compiacere la falange dei morigerati, esso fa propria l'amoralità del cerusico di professione: del sezionatore anatomico, ma pure di quello elettrico visto che compete agli impulsi animare qualsivoglia anatomia. Lo stile suona pretenzioso a un tempo e becero, anelando a far la spola tra il Manganelli di "Improvvisi per macchina da scrivere" e il Tinto Brass di "Caligola & co". Prefazione di Giulio Mozzi.