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Ultime e drammatiche 48 ore della nave gioiello della Regia Marina Italiana, la corazzata "Roma", prima di affondare nel pomeriggio del 9 settembre 1943 nelle acque di Sardegna. Colpita da bombe telecomandate, si portò con sé quasi duemila persone, fra cui sette marinai elbani provenienti dai vari comuni isolani, quasi tutti ventenni o poco più. Questo libro ricostruisce le ore frenetiche susseguenti all'armistizio badogliano; dà una interpretazione sull'ira razzista e avanza un'ipotesi sul misterioso accanimento teutonico di voler colpire a ogni costo l'ammiraglia della nostra Marina: il tutto narrato dal punto di vista dei giovani dell'Isola d'Elba. Unica loro colpa è l'aver creduto alla parola urlata dagli altoparlanti, senza aver saputo discernere quando essa è farneticante delirio di potere e quindi povera di costrutto futuro e quando diventa invece portatrice di verità e di vita.