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Paolo Cremese è un ingegnere informatico della E.C.H.O. impegnato nello sviluppo di un progetto che potrebbe portare alla creazione del primo computer quantistico. Immerso totalmente nella ricerca sull'intelligenza artificiale, Cremese è contrario all'idea che il risultato del suo impegno venga ceduto in esclusiva ai giganti dell'informatica e per questo si scontra duramente con i vertici dell'azienda. Una mattina, Cremese viene ritrovato con la gola tagliata all'interno della sua auto, parcheggiata davanti al laboratorio di ricerca. Le indagini sono affidate al commissario Efisio Di Vincenzo, a cui non sfugge che all'interno dell'abitacolo è stato realizzato un vero e proprio staging per sviare le indagini. Pochi giorni dopo, anche Giordano Marchi, fondatore della E.C.H.O., e la moglie muoiono in un incidente con lo yacht. Di Vincenzo chiede l'intervento del criminologo Damiano Danti e della sua compagna, Silvia, aspirante procuratore. Paolo Cremese è stato ucciso per la sua idea di un'informatica open source? O c'è qualcosa di più concreto?