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"Si deve essere per forza indulgenti nei confronti di chi, impastato di fango e senza avere scelta, è chiamato a una prova così gravosa e misteriosa com'è quella di vivere la vita." Si può continuare a esistere attraverso la scrittura impressa sulle pagine ingiallite di una serie di piccoli taccuini? In una torrida giornata d'estate, Lara riceve la telefonata di uno studio notarile di Roma: uno sconosciuto di nome Libero Moretti l'ha inserita nel testamento. Le ha lasciato quarantanove notes su cui ha riversato appunti di un'intera esistenza e le chiede di scrivere la storia della sua vita. Quale occasione migliore per una giovanissima aspirante giornalista e scrittrice? Per questa missione Lara si immerge in vicende che si svolgono in uno spazio geografico ampio. La vita vorticosa, gli affari, il traffico, le vetrine, le inevitabili corse, gli ambienti affollati e le grandi solitudini di Roma si contrappongono a Campecchio, piccolo, lontano e quasi fermo paesino del Sud, ma per certi aspetti ugualmente vitale, fino a farci chiedere: perché Libero ha voluto che la storia della sua vita "normale" fosse impressa sulle pagine di un libro?