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Il potere, la paura, il capro espiatorio, le solide ragioni della scienza e il fideismo dei diversi orientamenti, l'aggressività, la lacerazione delle relazioni umane, la polarizzazione dei pensieri e delle azioni, sono i temi che il filosofo Fabio Gabrielli e il biochimico Massimo Cocchi hanno deciso di affrontare senza infingimenti. La pandemia ha messo a nudo tutte le vulnerabilità. L'incontro con l'altro, costituivo dell'umano, ha subito trasformazioni senza precedenti: dalle neuroscienze alle analisi (e strategie) comportamentali, dalla nuova comunicazione digitale alla realtà aumentata. Si è insinuata vieppiù l'idea che l'alterità dell'altro sia misurabile e che l'altro sia misurabile sulla base della prestazione e del suo allineamento alle politiche inclusive, corrette, rassicuratrici, ben radicate prima della pandemia.