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L'espressione "Handmade in Italy" è comunemente riferita ad una variegata produzione di oggetti di artigianato locale; difficile trovarvi segnali che facciano pensare ad una interazione con la cultura del progetto. "Handmade in Italy", qui adottato con altro significato, è invece il nome di un progetto di ricerca scientifica dell'Università della Campania "Luigi Vanvitelli", assieme al progetto del Sistema Museale Regionale del Design e delle Arti Applicate, del 2002, sfociato poi nel progetto del 2010 realizzato a Pompei, il "Museo delle Imprese del prodotto di eccellenza Campano". L'intento implicito è quello di aggiungere la quinta "A", l'Artidesign, che è anche il titolo del volume di Filippo Alison e Renato De Fusco, alle altre quattro "A" del Made in Italy, una produzione sinergica, cioè, di design e artigianato che esca dal suo ruolo ancillare e romantico, che faccia ricorso, senza vecchi pregiudizi, alle tecnologie avanzate e alla digital fabrication, per rientrare a pieno titolo nel "fatto e pensato in Italia".