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Il volume esamina le vicende della ricostruzione urbanistico-edilizia e monumentale a Milano nel secondo dopoguerra, con particolare riferimento alla realizzazione della cosiddetta 'Racchetta', grande arteria di attraversamento della città. Ideata per allontanare il traffico dal centro storico, e in particolare da piazza del Duomo, la nuova strada si sarebbe dovuta sviluppare da piazza San Babila fino a piazza Missori per proseguire fino a corso Magenta, tagliando il tessuto storico di antichi quartieri del centro cittadino. La progettazione urbanistica per la sua costruzione, intercettando presenze monumentali e aree con rinvenimenti archeologici da tutelare, mette in particolare evidenza il conflitto tra i differenti 'attori' coinvolti nella ricostruzione: l'amministrazione comunale (specie la Divisione urbanistica); le istituzioni statali per la tutela del patrimonio monumentale e archeologico; la classe professionale (architetti, ingegneri, urbanisti); le imprese di costruzione e i gruppi immobiliari, animati da forti interessi speculativi.