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"Alle radici dell'erba nasce dal profondo silenzio in cui mi sono raccolta per attraversare ed attraversarmi dopo aver cercato tra i tanti oggetti sparsi nel tempo le sillabe nel vento. Dopo salite e discese e attese sulla soglia mi sono accorta che le parole mi avevano colorato la vita con tratti di penna. Il silenzio divenuto fecondo, occhio, osservazione, ascolto, infine terra nera, radici, una melodia silenziosa ma illuminata. In questo navigarmi, immergermi nell'ombra, nell'ora, nel sogno, nella favola, il passaggio dalle acque di mia madre al bacino circolare del mondo. Il mondo su cui cadono danzanti e libere le parole. Parole-ali a nutrirmi e a nutrire il corpo infinito, la musica e la meraviglia, il cuore, il seme, l'origine, il mistero, l'eternità. Il mio inchiostro ha aperto la porta delle memorie, ha fatto giungere la gioia oltre la distanza, la morte, riconducendomi a quella prima gioia, verde di boschi, e senza avere un dove andare ho provato a scrivere la mia vita intera e mi sono amata ed ho amato a piedi scalzi, quasi senza passo volando per non perderne alcun suono".