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Nel teatro delle velenose dicerie di strada, della superstizione e dei matrimoni imposti, orbita la storia di Agostino, giovane di umile origine. La prima fase della sua gioventù la vive in un "ghetto", in cui la maldicenza è un'abitudine diffusa, che in molti casi si trasforma in invidia. Egli, quindi, fugge dal dannoso vortice dei pregiudizi e si trasferisce in un luogo lontano dalla sua terra nativa. La sua vita prende un'altra piega. Affronta gli studi tra mille sacrifici, si laurea e diventa uno scienziato affermato. Agostino torna nei luoghi della gioventù, dopo una lunga assenza. Lo scopo è condurre una ricerca botanica su una specie di asparago che cresce solo nella "selva" che circonda un'antica torre di guardia costiera. In realtà, in parallelo, scorre una relazione passionale con Erica, affascinante ex compagna di scuola, orologiaia e collezionista di piante rare. Ma la felicità viene soppressa dall'amarezza. È un intreccio di passione e vendette, di intrighi e delusione. I protagonisti (tranne uno) si ritrovano di fronte allo specchio della propria vita, della coscienza.