Tab Article
"Pubblicare un libro che omaggia la donna e critica d'arte Francesca Alinovi, figura di spicco del panorama internazionale degli anni Settanta/Ottanta, significa essere coraggiosi e allo stesso tempo consapevoli. Coraggiosi perché, quando si parla della Alinovi, si abbraccia l'oscillazione che suona tra l'attrazione e il mistero, tra la lucida e viva intelligenza di una professionista e le contraddizioni di un tempo - quello della Bologna e della New York di allora - in cui la giovane e famosa critica d'arte si muoveva con invidiabile acume e «una ingenuità - come afferma Mariuccia Casadio - che sapeva tradurre in qualche cosa di scientifico». Bella, di una fascinazione rara che lo sguardo e il suo modo di muoversi traducevano in un particolare e sensuale "stare presso": le persone, i luoghi, le gallerie, i quartieri di periferia, il Bronx di New York, il DAMS di Bologna, dove insegnava evidenziando le sue doti di abile talent scout." (dalla prefazione di Alessandra Angelucci)