Tab Article
Nei primi anni del Novecento soltanto un pittore inglese molto originale poteva innamorarsi di un castello imponente circondato da una natura selvaggia e mozzafiato. L'edificio in questione, la Fortezza della Brunella nei pressi di Aulla, era stato costruito in epoca medievale dai Malaspina, signori di Massa e Carrara. Fornito di ponte levatoio e di giardino pensile sul tetto nonché di regolari fantasmi - i soldati di una guarnigione massacrati dagli Spagnoli nel 1700 - divenne per molti anni l'adorata residenza della famiglia di Kinta Beevor. Mentre lei e i suoi fratelli correvano per le campagne, vendemmiavano e raccoglievano funghi, i genitori ricevevano ospiti illustri come Bernard Berenson, D.H. Lawrence e Aldous Huxley, tutti innamorati della Toscana come nella migliore tradizione inglese e pronti a sopportare le precarie comodità del truce maniero pur di gustare i piaceri della tavola e della vita agreste. Kinta Beevor racconta tutto ciò con grande eleganza e partecipe commozione, dipingendo il ritratto di una Toscana incontaminata e suggestiva vista con gli occhi curiosi di uno straniero.