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È una mattina come tante, a Milano. Fabrizio Crosetti, Presidente del più potente gruppo bancario italiano, esce per la solita corsa e scompare nel nulla. Sequestro o fuga volontaria? Il commissario Biondo, siciliano da poco trasferito alla Questura di Milano, è incaricato delle indagini con un ordine preciso: nulla deve trapelare, i contraccolpi finanziari vanno evitati a ogni costo. Ma due giorni dopo Giovanni Niccolai, amico di Crosetti nonché Direttore Generale di un'altra società del gruppo, è rinvenuto cadavere, ucciso da un colpo alla nuca. Difficile credere a una coincidenza, eppure si stenta a trovare un legame che renda plausibile un unico disegno criminoso. In un ambiente dove la difesa del business arriva a varcare colpevolmente il limite dell'omissione, Biondo si accorge che la sua trentennale esperienza nell'antimafia di Palermo non ha valore. Deve cambiare pelle per entrare in un'arena popolata di colletti bianchi che sembrano cani da riporto, dove il fuoco amico è più insidioso di quello nemico, dove la verità, forse, non sta da nessuna parte.