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Il catalogo, pubblicato in occasione della mostra di Bruno Lisi promossa dal Polo Museale della Sapienza nel decennale della scomparsa dell'artista, propone uno sguardo d'insieme su oltre cinque decenni di attività. La ricerca di Lisi - sempre aggiornata, ma leggermente fuori sincrono rispetto alle mode del momento, autonoma e solitaria - può essere letta come un continuum di rimandi e rielaborazioni che dai particolari naturalistici passa per la figura umana sempre più dissezionata e osservata in maniera talmente ravvicinata da diventare talvolta indecifrabile (Francesca Gallo). Dagli anni Ottanta, senza abbandonare il lavoro pittorico, Lisi si allontana progressivamente dalla figurazione: dai monocromi blu, in cui permane un'eco ancora naturalistica, alle variazioni sul segno lineare, lungo un percorso che, come scrive Marisa Volpi nell'intervista del 1984, è sinonimo di libertà e azzeramento. I testi in catalogo sono di Camilla Boemio, Patrizia Ferri, Francesca Gallo, Francesco Moschini, Marcello Venturoli, Marisa Volpi.