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Gli eventi economici, sociali, ed ambientali degli ultimi anni hanno posto lo sviluppo sostenibile al centro delle aspirazioni della comunità globale e dell'agenda 2030. Questo libro intende analizzare i modello macroeconomici e microeconomici attuali ponendo l'attenzione sulle aree di miglioramento che potrebbero essere attuate per raggiungere obiettivi di welfare e di sostenibilità più efficaci. Partendo proprio da una analisi puntuale dei dati dello sviluppo economico e dell'impatto che essi hanno avuto sull'ambiente, nel libro si approfondiscono anche le conseguenze generate in termini di emissioni di gas climalteranti con conseguente surriscaldamento globale, cambiamento climatico, incremento degli eventi meteorologici estremi, depauperamento delle risorse naturali. Si rimette dunque in discussione "la sostenibilità della crescita" in nome del profitto La crisi del modello capitalistico è oggi evidente: esso va trasformato in un modello diverso ri-fondato sull'ottica di lungo periodo dell'economia reale (disponibilità delle risorse naturali anche per le generazioni future) e nel quale gli Stati, i governi, recuperino la loro posizione di regolatori dei mercati ogniqualvolta il loro funzionamento riduca il benessere della collettività. C'è anche bisogno che Imprese e Consumatori operino scelte responsabili. Se i tre soggetti: Stato, Imprese, Famiglie non si muoveranno in questa ottica, la grande recessione non sarà superata facilmente e la distribuzione del suo costo sarà del tutto iniqua. Luca Servato in questo volume presenta strumenti concreti utilizzabili dal settore pubblico e da quello privato per perseguire modelli sostenibili economici e sociali. Interessante è l'analisi riportata nel libro di un esempio emblematico di impresa non responsabile tratto da un fatto di cronaca tristemente noto: il caso dell'azienda Eternit di Casale Monferrato. Ora che l'Eternit è diventata storia potrebbe essere di ispirazione per tutti noi cittadini a vigilare affinché non si ripetano casi simili. Prefazione di Laura Castellucci, postfazione di Alessandro Bratti.