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Napoli la vogliono vedere tutti. La fissano, la visitano, l'attraversano distrattamente, la vivono, la cantano, l'accusano, la condannano, la proteggono, la violentano, l'amano... eppure nessuno sembra mai esserne sazio. Nessuno ha la sensazione di aver visto abbastanza. Perciò le storie che la riguardano affollano chilometri e chilometri di carta. Fiumi di libri scorrono senza tregua. Tutti vogliono vedere Napoli, ma soltanto una donna nel 1884 ha saputo raccontarla partendo dal suo ventre. "Gli altarini", lo scritto che Langella Edizioni Napoli ripropone, è tratto infatti da quel Ventre di Napoli descritto da Matilde Serao. Uno scritto in cui viene sviscerata la forza della fede, del misticismo, della pagana sensualità e della selvaggia stregoneria di un popolo ribelle per natura. Se poi uno scritto di tale portata viene accompagnato dalla profondità degli scatti del fotografo Sergio Siano, allora siate certi che l'incantesimo è compiuto. La pozione sarà micidiale e il suo sapore resterà attaccato ai vostri pensieri.