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Alessandro arriva al parco sgommando con la bici, lancia una lattina senza centrare il cassonetto, raggiunge i chiassosi amici nelle uniche altalene funzionanti sulle quali gli altri bambini non possono andare a causa delle prepotenze del "gruppetto" che lì trascorre il tempo a disturbare, distruggere e sporcare. Andrea, difendendo le piccole Azzurra e Melissa, affronta i bulli ricevendo insulti e prese in giro. All'ennesima richiesta di pulire e lasciar giocare le bimbe, "quattrocchi lo sfigato" - come i bulli l'hanno rinominato - ottiene risate e il lancio di lattine. Chiara cerca di calmare Andrea rosso per la rabbia e propone di raccogliere i rifiuti. "Mi rifiuto! Non sono stato io!" replica Andrea. A queste parole appare un buffo personaggio: "Sono Mago Riciclo e trasformo in cose nuove quelle vecchie che neanche il tempo distrugge". Grazie al suo intervento, Alessandro ammetterà le proprie colpe e confesserà di non vedere bene né distinguere i colori: per questo odiava quei cassonetti colorati che non riusciva a centrare. Andrea e Alessandro diventeranno amici, ideeranno le "RiciclOlimpiadi" e Mago Riciclo trasformerà i rifiuti differenziati in nuovi giochi per tutti.