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Paolo Giustiniani scrive mentre pensa e viceversa. Le due azioni sono per lui inseparabili. Questo modo di procedere viene da lui stesso compiutamente formulato, elegantemente descritto e continuamente ribadito. Diviene, in seguito, oggetto di una vera e propria consapevole e candida confessione, per riemergere, fin nei suoi ultimi scritti, più e più volte. Il Giustiniani ne fa una vera e propria scelta stilistica. In questi scritti c'è assoluta sincerità e onestà. Anche se tale onestà a ogni costo sembra, a volte, diventare quasi spietata, il Giustiniani sa riconoscere in sé non solo il male, ma anche il bene. Una confessione a sé stessi, a Dio e alla propria comunità della ruvida bellezza della vita cristiana.