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Attraverso un'analisi di documenti, tanti dei quali inediti, l'autrice delinea il percorso di un piccolo feudo, del suo formarsi, del suo incidere sull'economia di una comunità che riesce ad acquisire slanci di autonomia, di sviluppo democratico e civile dal Cinquecento all'Ottocento: ne emerge la storia complessa di un paese del Mezzogiorno, non isolato da vicende che toccano altri Paesi europei, cioè dalla "grande" storia, dei cui effetti anche una piccola collettività può subirne i riflessi. I cambi di dinastie dei baroni di Mammola e suo casale di Agnana, dai Carafa ai Gagliego, ai d'Aragona de Ajerbe, ai Ioppolo e poi dagli Spina ai De Gregorio, con tutte le conseguenze sul piano di diritti e di opportunità di progresso, possono far riflettere i lettori su problemi dell'Italia e del Sud, di ieri e di oggi. Il testo offre una ricca appendice di documenti e fotografie, aggiunte di notizie su componenti della famiglia dei Baroni Spina vissuti a Mammola pure dopo l'eversione della feudalità.