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La mostra, interamente dedicata alle opere nate negli ultimi due anni, prende le mosse dal ciclo di carte intitolato Azzurro cielo e presenta una serie di dipinti, disegni polimaterici e collage molto coerenti per stile, tematiche e "spirito creativo". Verso la fine del 2016 Ciracì, dopo essere tornato a vivere e a lavorare nella sua Brindisi da qualche anno, ritrova casualmente nella cantina di famiglia un libro di storia dell'arte comprato all'inizio del nuovo millennio, prima di trasferirsi a Milano, e lasciato in Puglia insieme al suo passato quando decise di rotolare verso Nord.