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L'azione performativa del XVIII Portautore abrigliasciolta ha attivato questa matrice stanziale e attuale, la cui protagonista è la presenza. Con il sorriso Iacopo Ninni evoca la bellezza della cura quotidiana, dell'ascolto e della comprensione di chi ci sta al fianco. Il calendario in decubito di Iacopo Ninni racconta, metabolizza, scolpisce, giorno dopo giorno, in poesia e prosa, la ricerca di significati reali, la simbologia magica, il rapporto tra uomo e medicina. Scandisce l'addio della donna amata, che incede verso una morte piena di errori, con canoni anarchici, sovvertendo ogni idea, anche quella di una pianta a croce con la metafora del potere invisibile: il lazzaretto di San Carlo dei Tibaldi che campeggia in copertina. XVIII atto de radicati nella bellezza l'autore partecipa al collettivo itinerante e corale Carovana dei versiparola in azione con una matrice per la donna, al cui fianco è rimasto fino alla fine. Si ringrazia l'Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana per la planimetria di San Carlo in Lazzaretto della copertina (copyright ©Comune di Milano - tutti i diritti di legge riservati).