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"Non passò molto tempo che mi resi conto dei limiti di quella sentenza: aveva sancito la responsabilità personale degli imputati, ma non aveva restituito a quel delitto una 'storia', un 'come', un 'perché'. Il dubbio è che sia stato proprio il conflitto tra le due magistrature a condizionare la ricostruzione dei fatti, diversa da come era stata proposta nello stesso volume di Agnone e Capobianco. Sta di fatto che l'accertamento della verità sulla strage di Caiazzo non ha convinto del tutto. La Corte, ad esempio, per stabilire come erano stati uccisi quei contadini, prese in considerazione lo scenario descritto da alcuni testimoni accorsi sul posto il giorno dopo, piuttosto che le ferite riscontrate sui corpi delle vittime da un ufficiale medico americano. Quanto fossero influenzate da suggestioni quelle deposizioni, Dio solo lo sa". Prefazione di Guido Ambrosino.