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"Tutte le guerre sono da aborrire, sono il cancro dell'umanità perché creano solchi invalicabili e ci impediscono di percorrere la nostra esistenza nella serenità di cui la nostra vita necessita, con l'amore per il prossimo e il diverso. Ciò nonostante, la guerra in cui fummo coinvolti noi partigiani, era necessaria poiché combattevamo per qualcosa di giusto e di grande, la libertà. Quella vera, non quella libertà di cui oggi parecchi personaggi si riempiono la bocca. E a questo eravamo disposti a sacrificare la nostra vita. Anche a 17 anni". Franco ci racconta, talvolta con ironia e umorismo, la vita di un gruppo di partigiani che combatte duramente contro un nemico molto più forte; ma Franco non perde l'umanità del rapporto tra compagni di lotta e per le persone anche della parte avversa.