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A un tempo, com'è questo in cui viviamo, che sempre meno riconosce alla filosofia il ruolo che le spetta di diritto, e cioè quello di un sapere rigorosissimo alla ricerca di verità universali ed incontrovertibili, questo libro intende rimembrare che è esistita nel Novecento una tradizione filosofica che, attingendo direttamente alla logica classica, ha saputo rimettere in piedi una scienza in grado di scalzare la banale credenza postmoderna per la quale non possano darsi tesi inconfutabili. Questa tradizione si identifica con la migliore filosofia italiana dello scorso secolo, oggi perlopiù svalutata e relegata a margine del dibattito istituzionale. Tra i vari nomi che hanno contribuito alla sua gloria imperitura, quello del filosofo milanese Gustavo Bontadini resta imprescindibile per comprenderne i princìpi e gli sviluppi. Approfondendone il pensiero metafisico, l'autore conduce pagina dopo pagina il lettore alla scoperta di questo tesoro nascosto e potenzialmente salvifico, ricchezza comune che più di ogni cosa oggi potrebbe metterci in grado di capire che cosa significa essere italiani.