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Pocket Pair è una scommessa: affidare a cinque curatori il piano terra di Casa Testori perché lo trasformino con una mostra. A ciascuno è stato chiesto di fare, a sua volta, una scommessa, nella forma di un confronto. Saranno quindi mostre bipersonali, con due artisti chiamati ad occupare gli spazi, che contrassegneranno le proposte espositive di Casa Testori nel 2018 e nel 2019. L'idea è di Marta Cereda, curatrice del progetto. Questo è il secondo episodio di Pocket Pair che è stato affidato a Carlo Sala, membro del comitato curatoriale della Fondazione Francesco Fabbri per cui segue, in particolare, il Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee e il festival F4/un'idea di Fotografia. Carlo Sala ha raccolto la sfida e ha presentato il lavoro di due artisti come Filippo Berta e Christian Fogarolli e, nella costruzione di questa mostra, è partito dall'analisi della biografia di Giovanni Testori. Casa Testori, secondo le caratteristiche che le sono proprie, ha saputo adattarsi al lavoro dei due artisti, per esempio modellandosi quasi su misura per il lavoro Misura di prevenzione di Christian Fogarolli e accogliendo nelle cantine una performance inedita di Filippo Berta.