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Certamente gli abitanti di Gattinara avevano ascoltato dai numerosi sfollati che erano venuti a vivere in paese, molti al seguito delle industrie delocalizzate nella Baraggia, il racconto del terrore legato alle incursioni aeree e l'orrore della morte che colpisce senza discriminazioni di età, condizione sociale, civile o militare, e piove dal cielo, quasi sempre nelle ore notturne, generando angoscia permanente, scandita da suoni di allarmi che lacerano esistenze già duramente provate da una precaria quotidianità. Non c'era alcuna ragione per aspettarsi la morte dal cielo: forse si poteva temere un errore umano, al limite, ma questo stava dentro all'imponderabile della vita e non avrebbe minacciato certamente l'integrità dell'intero centro. Non c'erano stati precedenti nel territorio, se non a Rimella, ma era stato un evento senza vittime, di cui probabilmente era giunta solo qualche rara e trascurabile informazione. L'imponderabile accadde, nel giorno più nero della storia del Novecento gattinarese, martedì 20 giugno 1944.