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Il «gruppo di Baugy», dal nome della cittadina svizzera nella quale si trovavano alcuni esuli bolscevichi, si costituì nel 1916 attorno a Bucharin rifiutando il famoso paragrafo nono del programma del Partito Operaio Socialdemocratico Russo, che rivendicava per le nazioni oppresse dallo zarismo il diritto all'autodeterminazione, fino a riconoscere la possibilità di una separazione politica da Mosca. Le argomentazioni del «gruppo» furono duramente criticate da Lenin, che dubitò perfino di poter collaborare con questa tendenza. La cosa ebbe ripercussioni nell'ambito della Sinistra del movimento zimmerwaldiano contro la guerra, anche se nell'anno successivo la rivoluzione russa mise la sordina alla divergenza. Questa antologia comprende scritti di Lenin, Radek, Bucharin, Pjatakov e della Bos, in buona parte quelli degli ultimi quattro autori non conosciuti in italiano. La questione nazionale fu al centro dell'attacco portato contro Stalin da Lenin nei suoi ultimi mesi di vita. Già nel 1916 egli aveva chiarito come affrontare correttamente il problema fosse fondamentale per l'articolazione dei rapporti tra democrazia e socialismo prima e dopo la conquista rivoluzionaria del potere.