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"Solo il dittatore - stigmatizza Jacques Lacan - parla d'amore", e tuttavia il libro di Roberto Borghesi invita 'pacificamente' ad una lettura affettuosa, amichevole e 'amorevole' di Nietzsche. Il testo di cui qui si fornisce una postfazione (che non vuol attribuirsi qualità di sintesi) accoglie e moltiplica le valutazioni proteiformi della e ineffabile camaleontica filosofia nietzscheana. E' il Nietzsche che noi non abbiamo ancora incominciato a comprendere davvero. Ed è il Nietzsche che forse non abbiamo ancora, neppure cominciato a leggere veramente. Si legga per averne prova, l'infinito sovrumano Frammento di Lenzenheide. E' il Nietzsche che Borghesi chiama in queste pagine il Nietzsche "pensatore della tenerezza".